TERAMO – Alluvione del marzo 2001: i danni ammontano a 135 milioni di euro. Questa la stima pervenuta alla Regione Abruzzo: 115 milioni secondo quanto denunciato dagli Enti locali, 20 dai privati. I 25 milioni attualmente a disposizione, provenienti dalla riprogrammazione dei fondi Par-Fas e dal Fondo della Protezione civile, saranno destinati ai lavori di somma urgenza effettuati dai Comuni in seguito all’alluvione. Intanto partono le verifiche sulla rendicontazione dei danni. La Regione ha trasmesso alla struttura commissariale tutte le documentazioni arrivate dai Comuni e dai privati, e già nei prossimi giorni si darà il via alla verifica dei dati, un atto propedeutico al rimborso dei danni, che verrà portato avanti con la collaborazione delle amministrazioni comunali stesse. «Cominceremo dai Comuni che hanno subito maggiori danni e che, di conseguenza, hanno presentato le richieste di rimborso economicamente più significative – afferma il commissario delegato Valter Catarra – conoscendo molto bene la situazione finanziaria degli enti locali e la necessità di recuperare le somme impegnate e spese sarà nostra massima cura procedere con celerità alle attività di verifica che saranno compiute dai tecnici coordinati dal comitato appositamente nominato». L’organismo è composto dal segretario generale della Provincia, Gianna Becci, dall’architetto Danilo Crescia funzionario alta professionalità dell’ente; da Pierluigi Caputi, direttore generale settore Lavori pubblici della Regione.
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